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L'ARPAC e la terra dei fuochi

Con l'appellativo "Terra dei Fuochi" ci si riferisce a quel territorio, compreso tra la provincia di Napoli e l'area sud-occidentale della provincia di Caserta, interessato dal fenomeno delle discariche abusive e/o dell'abbandono incontrollato di rifiuti urbani e speciali, associato, spesso, alla combustione degli stessi.I roghi dei rifiuti, hanno destato una tale  preoccupazione nelle popolazioni locali, a causa dei fumi che si sprigionano e delle sostanze inquinanti che possono riversarsi sui terreni agricoli, da indurre il Governo nazionale e regionale ad adottare numerosi provvedimenti o iniziative. Attualmente i comuni campani che sono compresi nel territorio della "Terra dei Fuochi" sono 90 di cui 56 nella provincia di Napoli e 34 nella provincia di Caserta, con un popolazione esposta rispettivamente di 2.418.440 e 621.153 abitanti (fonte ISTAT 2014). Si tratta di quelle amministrazioni comunali che hanno aderito al cosiddetto "Patto Terra dei Fuochi" nell'ambito del quale i primi cittadini hanno sottoscritto un documento con cui s'impegnano ad adottare misure di contrasto al fenomeno dei roghi dei rifiuti abbandonati su strade e aree pubbliche o soggette a uso pubblico; con lo stesso documento i sindaci si sono impegnati ad attivarsi per la tempestiva rimozione rifiuti, seguendo anche le. linee guida appositamente elaborate da ARPAC nell'ambito del suddetto Patto. Leggi tutto

Le iniziative più rilevanti adottate dalle Istituzioni per far fronte all'emergenza "Terra dei Fuochi" sono le seguenti:

A) Patto Terra dei Fuochi  i cui dettagli sono indicati nel  sito Prometeo;

B) Piano Regionale "Terra dei Fuochi" le cui attività sono iniziate il 12 maggio 2014 e consistono nel campionamento di matrici vegetali in campo, latte e alimenti zootecnici in allevamento e uova di piccoli allevamenti rurali in 120 comuni della regione Campania, tra cui anche gli 90 comuni individuati dal Patto per la Terra dei Fuochi. Nel caso di esito di parametri non conformi, nei prodotti campionati, oltre ai provvedimenti di tipo sanitario come il sequestro e la sottrazione alla commercializzazione, ARPAC affianca i servizi sanitari locali sia nelle indagini ambientali di acque di falda e suolo che nell'identificazione della fonte di contaminazione;

C) Mappatura dei terreni agricoli della Regione Campania, eventualmente interessati da contaminazioni a causa di sversamenti e/o smaltimenti abusivi di rifiuti anche mediante combustione e la successiva classificazione ai fini dell'uso agricolo, in applicazione del D.L 136/2013 convertito in Legge n° 6 del 06.02.14;

In queste pagine sono descritte esclusivamente le attività effettuate da ARPAC nell'ambito della mappatura dei terreni agricoli di cui al punto C), nei 90 comuni della regione Campania compresi nel Patto per la Terra dei Fuochi.

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In applicazione dell'art. 1 della L. n. 6 del 06.02.2014, di conversione del D.L. 136/2013 e della connessa Direttiva Interministeriale del 23.12.2013, l'ARPAC collabora, nell'ambito di uno specifico Gruppo di Lavoro (GdL), con altre importanti istituzioni quali CRA, ISPRA, ISS, Regione Campania, IZS e IZSM, UniNA, AGEA, CFS, "per la mappatura terreni agricoli della Regione Campania eventualmente interessati da effetti contaminanti a causa di sversamenti e smaltimenti abusivi di rifiuti anche mediante combustione". 

Tale mappatura ha interessato finora il territorio di 90 comuni campani ed ha portato all'individuazione di quasi 1900 siti agricoli, ovvero di quasi 20.000 particelle catastali per un totale di circa 2.000 ettari. Per i primi 57 comuni sono stati individuati 1.562 siti agricoli da indagare ulteriormente, per un totale di 1.146 ettari. Per i successivi 31 comuni, invece, sono stati individuati 288 siti agricoli, per un totale di circa 972 ettari. Con la Direttiva 10/12/2015 sono stati inseriti ulteriori 2 comuni: Ercolano (NA) e Calvi Risorta (CE). Tuttavia, i siti agricoli "da attenzionare" sono ben più numerosi dei circa 1900 sopra citati, atteso che esistono 2 categorie di terreni, citati nelle Sintesi delle Relazioni recepite con i D.I. 11.03.14 e con il Decreto firmato il 12.02.15 rientranti nelle classi di rischio presunto 2c e 2d, il cui numero esatto verrà determinato a seguito di approfondimenti e di costruzione di indici di rischio. 

Con l'Emanazione del DM 26/02/2016 sono stati individuati i siti da investigare in classe di Rischio 2 C ricadenti nel perimetro delle Aree Vaste così come definite Piano Regionale Bonifiche vigente (PrB).

I terreni agricoli da sottoporre ad analisi sono stati individuati dal GdL mettendo a sistema le informazioni ambientali già disponibili. In particolare, si è tenuto conto sia dei dati analitici già esistenti di contaminazione dei suoli agricoli, nella disponibilità di ARPAC e dell'Università di Napoli Federico II, sia delle segnalazioni ottenute dalla foto interpretazione multi-temporale di immagini a partire da una serie storica messa a disposizione da AGEA e relativa al periodo 1997-2011, con alcune aree del 2012. Dalla sovrapposizione dei diversi layer cartografici ottenuti si è giunti alla suddivisione dei siti agricoli in 5 diversi livelli di rischio presunto, così come indicato nella  tabella di pagina 25 della relazione recepita dal D.I. 11.03.14 e nella relazione recepita con il Decreto firmato il 12.02.15. Sui siti agricoli aventi un livello di rischio presunto 4 e 5, con tempistiche e modalità diverse, sono state effettuate ulteriori indagini analitiche, riassunte nella sottostante tabella A , che sono state finalizzate ad acquisire ulteriori informazioni, necessarie per l'applicazione di un modello scientifico appositamente elaborato. L'obiettivo è stato quello di giungere alla classificazione dei terreni agricoli in funzione della idoneità o meno alla coltivazione per la produzione di beni agroalimentari.

Negli anni dal 2014 al 2020 sono state eseguite, in campo, le attività di cui alle successive tabelle A e B aggiornate al 01.06.2021.

 

 
 
 

 

Nello specifico, ogni ente nell'ambito del GdL, per quanto di propria competenza e con le risorse disponibili ha proceduto ad effettuare  una serie di attività tecnico-analitiche che hanno riguardato: 

  • Le analisi di diverse centinaia di campioni di suolo, acque e prodotti vegetali;  
  • Le indagini radiometriche di superficie, volte a garantire la sicurezza dell'accesso ai siti agli operatori;
  • Le indagini geomagnetometriche finalizzate alla ricerca di rifiuti metallici interrati; 
  • Il completamento del lavoro di individuazione delle particelle catastali delle aree vaste e delle aree circostanti le possibili fonti di inquinamento; 
  • L'avvio della ricognizione sulle ulteriori aree del territorio che dovranno essere studiate. 

Per le attività sopra riportate, ARPAC è protagonista assoluta avendo creato una task force di oltre 50 dipendenti impegnati in un complesso lavoro di organizzazione delle attività, effettuazione di indagini preliminari, campionamento ed analisi delle matrici ambientali interessate ed elaborazione dei dati ottenuti. 

 

RISULTATI DEI CONTROLLI (aggiornato al 22 Luglio 2021)

 
I risultati delle attività del GdL "Terra dei fuochi" sono pubblicati in 5 relazioni tecniche recepite con 5 Decreti Interministeriali, del 12 febbraio 2015, del 7 luglio 2015 e del 3 aprile 2017 e Decreti MITE 238 e 239 del 01 giugno 2021, scaricabili dalla pagina principali riferimenti normativi. Nelle relazioni tecniche, approvate dai citati Decreti, sono descritte, le matrici ambientali e vegetali indagate, le tipologie di indagini effettuate ed i  criteri adottati per la valutazione e la classificazione dei terreni per fini agricoli.
Nei seguenti file è riportato l'elenco dei terreni investigati valutati e/o classificati, con l'indicazione dei relativi dati catastali e del Decreto di Valutazione.
- Elenco dei Terreni Investigati e Valutati, Allegato 1;
- Elenco dei Terreni Investigati e Classificati, Allegato 2;
Per ulteriori approfondimenti, si riportano, a seguire, delle tabelle di dettaglio delle risultanze delle attività espletate, ovvero:
- Risultati delle analisi chimico-fisiche dei terreni;
- Risultati delle analisi chimico-fisiche delle acque, per uso irriguo;
- Risultati delle indagini radiometriche del suolo;
- Risultati delle analisi fisiche e di potenziale biodisponibilità degli Elementi Potenzialmente Tossici presenti nei terreni eseguite e rese disponibili dall'Università degli Studi di Napoli Federico II - Dipartimento di Agraria e dal Consiglio per le ricerche in Agricoltura (CRA).
Di seguito sono sintetizzati i principali risultati delle indagini eseguite:
- indagini radiometriche del suolo: a seguito delle indagini effettuate da ARPAC in nessun terreno (particella catastale) sono stati riscontrati valori anomali di radioattività dello strato superficiale del suolo;
- indagini geomagnetometriche del suolo: a seguito delle indagini effettuate dai Carabinieri Forestali  (ex CFS) è emerso che in 28 terreni sono stati riscontrate positività;  
- indagini chimico-fisiche dei terreni: dalla lettura dei certificati analitici è emerso che nei suoli gli inquinanti riscontrati con maggiore frequenza sono stati le diossine, gli IPA ed alcuni metalli pesanti. In relazione a questi ultimi i valori di biodisponibilità/mobilità sono risultati sempre molto bassi, a causa del pH sempre sub-alcalino e dell'elevato contenuto in argilla, calcare e sostanza organica dei suoli delle aree oggetto delle relative indagini;
- analisi chimico-fisiche delle acque, per uso irriguo: in assenza del Regolamento sui parametri di qualità delle acque a uso irriguo, in corso di elaborazione presso il Ministero competente, in base al Modello Scientifico, sono state eseguite le analisi per verificare eventuali correlazioni con le possibili cause d'inquinamento del suolo;
- analisi chimico-fisiche e microbiologiche di prodotti agricoli e vegetazione spontanea: nessuno dei prodotti agricoli per alimentazione umana è risultato non conforme ai limiti normativi, mentre in 5 campioni di vegetazione spontanea, prelevati su 6 terreni agricoli non coltivati ed in stato di abbandono, sono state riscontrate 4 non conformità ed 1 superamento del livello d'azione per le diossine.
Nelle successive Tabelle C e D, relativamente ai siti valutati sono riassunti i dati inerenti le classificazioni dei terreni ai fini dell'uso agricolo e la loro ripartizione per Comune.
 
 
 
Complessivamente, come si evince dalla  tabella C, dei quasi 34 di ettari di superficie agricola classificata, rientra nella classe A ed A1 (terreni idonei alle produzioni agroalimentari) il 62% del totale, nella Classe D (terreni con divieto di produzioni agroalimentari e silvo pastorali) il 21%, mentre il rimanente 17%, rientra nella classe B (terreni con limitazione a determinate produzioni agroalimentari in determinate condizioni).
Dalla tabella D,  si rileva che sono, allo stato,  i Comuni che presentano terreni ricadenti nella classe D (terreni con divieto di produzioni agroalimentari e silvo pastorali), ovvero,  in ordine decrescente per superficie assoluta coinvolta, sono:  Villa Literno (CE),  Acerra (NA), Castel Volturno(CE), Giugliano in Campania (NA), Caserta (CE), Caivano (NA), San Marco Evangelista (CE), Saviano (NA) e San Gennaro Vesuviano (NA).
Per una più fruibile visualizzazione e rappresentazione delle risultanze delle investigazioni effettuate, i principali dati di indagine sono stati elaborati in ambiente GIS e  trasformati in file KML  visualizzabile con il software Google Earth.
Si riportano inoltre, distinti secondo i diversi Decreti di approvazione, le rappresentazioni specificamente sviluppate su mappa interattiva. Tali elaborazioni grafiche rendono immediatamente identificabili tutti i terreni agricoli classificati con l'indicazione  del Comune, foglio e particella catastale; cliccando, poi su ogni poligono rappresentato (particella) è possibile visualizzare le principali informazioni disponibili sul terreno, quali: localizzazione, superficie, riferimenti catastali, classe di rischio presunto e classe ai fini dell'uso agricolo assegnata dopo l'investigazione, matrici indagate, indicazione degli eventuali inquinanti e/o difformità rilevate  e varie.
 

Decreto del 12 febbraio 2015 (GU n.56 del 9-3-2015) – Classificazione dei Terreni a Rischio Presunto 5 e 4",
 

 

  

 

 

Decreto del 07/07/2015 (GU n. 191 del 19/08/2015) – Classificazione dei Terreni a Rischio Presunto 3

 

 

 

 

 

Decreto del 03 aprile 2017 (GU n.88 del 14-04-2017) – Classificazione dei Terreni a Rischio Presunto 2° ed Est. R5 e EST R4
 

 

 

 

 

 

Decreto Legge 10 dicembre 2013, n. 136 

Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate. (13G00180) (GU n.289 del 10-12-2013 ).

Decreto Legge 10 dicembre 2013, n. 136 coordinato con la legge di conversione 6 febbraio 2014, n. 6  recante: "Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate.

Direttiva Ministeriale 23 dicembre 2013 - Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Indicazioni per lo svolgimento delle indagini tecniche per la mappatura dei terreni della Regione Campania destinati all'agricoltura di cui all'art.1, comma 1 del decreto-legge 10 dicembre 2013 - n. 136. 

Sintesi della relazione di cui all'art. 1, comma 3, lettera c) della Direttiva  Ministeriale 23 dicembre 2013.

Allegati alla sintesi della relazione di cui all'art. 1, comma 3, lettera c) della Direttiva Ministeriale 23 dicembre 2013.

Direttiva Ministeriale 28 febbraio 2014 - Indicazioni per lo svolgimento delle attività di cui di cui all'articolo 1, comma 1-bis, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio.

Decreto 11 marzo 2014 - Indicazione dei terreni della regione Campania da sottoporre ad indagini dirette, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6, nonché interdizione dalla commercializzazione di prodotti agricoli.

Direttiva Ministeriale 08 aprile 2014 Indicazioni per lo svolgimento delle attività di cui all'articolo 8, comma 4-ter, del decreto legge 10 dicembre 2013, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6.

Direttiva Ministeriale 16 aprile 2014 - Definizione, ai sensi dell'articolo 1, comma 5, secondo periodo, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6, degli ulteriori territori da sottoporre alle indagini tecniche per la mappatura dei terreni della Regione Campania destinati all'agricoltura di cui all'articolo 1, comma 1, del medesimo decreto-legge.

Direttiva Ministeriale 16 giugno 2014 - Ulteriori indicazioni per lo svolgimento delle indagini tecniche per la mappatura dei terreni della Regione Campania destinati all'agricoltura di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n.136, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 2014, n.6.

Decreto 12 febbraio 2015 - Terra dei Fuochi.  Indicazione dei terreni della regione Campania da interdire alla produzione agroalimentare, da destinare esclusivamente a colture diverse in considerazione delle capacita' fitodepurative, ovvero solo a determinate produzioni agroalimentari, nonche' di quelli da sottoporre ad indagini dirette, con contestuale interdizione dalla commercializzazione di prodotti agricoli, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6.

Relazione del 30 gennaio 2015 approvata con Decreto del 12 febbraio 2015 - Allegato 1 e Allegato 2

Decreto 7 luglio 2015 - Terra dei Fuochi.  Decreto interministeriale ai sensi dell'articolo 1, comma 6, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6. (15A06406) (GU Serie Generale n.191 del 19-8-2015). Ulteriori terreni valutati ricadenti nella classe di rischio presunto 3.

Relazione allegata al Decreto 7 luglio 2015 

Direttiva Interministeriale del 10 dicembre 2015 - Terra dei Fuochi.  Individuazione, ai sensi dell'articolo 1, comma 6.1, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6, degli ulteriori terreni agricoli da sottoporre alle indagini tecniche per la mappatura dei terreni della Regione Campania destinati all'agricoltura di cui all'articolo 1, comma 1, del medesimo decreto-legge e variazione della composizione del gruppo di lavoro di cui all'articolo 1, comma 2, della direttiva del 23 dicembre 2013.

Decreto 26 febbraio 2016 - Terra dei Fuochi. Individuazione di ulteriori terreni della Regione Campania da sottoporre ad indagini dirette nonche' modificazioni al decreto 11 marzo 2014. (GU n.65 del 18-3-2016 - 16A02122).

Relazione del 17 novembre 2015 approvata con Decreto del 26 febbraio 2016

Decreto 3 aprile 2017 - Terra dei Fuochi. Individuazione, a seguito delle indagini dirette, di terreni agricoli della Regione Campania, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6 (G.U. n.88 Serie Generale del 14-04-2017 - 17A02608).

Relazione del 2 settembre 2016 approvata con Decreto del 3 aprile 2017

Direttiva Ministeriale del 7 aprile 2017 - Terra dei Fuochi. Aggiornamento della composizione del Gruppo di lavoro di cui all'articolo l, comma 2, della direttiva del 23 dicembre 2013, recante "Indicazioni per lo svolgimento delle indagini tecniche per la mappatura dei terreni della Regione Campania destinati all'agricoltura di cui all'articolo l, comma l, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136".

Decreto 1° marzo 2019 - n.46 - Regolamento relativo agli interventi di bonifica, di ripristino ambientale e di messa in sicurezza, d'emergenza,   operativa e permanente, delle aree destinate alla produzione  agricola e all'allevamento, ai sensi dell'articolo 241 del decreto  legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

Direttiva Ministeriale - Terra dei Fuochi: aggiornamento della composizione del Gruppo di Lavoro Nazionale - 2019 

Decreto 1° giugno 2021 – MITE n. 238  - Adozione della Classificazione ai fini dell’uso agricolo relativamente all’Area Vasta Bortolotto-Sogeri (21A04325) (GU n.168 del 16-07-2021).

Cartografie 2 - Approvata con il Decreto MITE 238

Cartografie 3 Approvata con il Decreto MITE 238

Relazione 2 Agosto 2018 – Rev. Arpac Approvata con il Decreto MITE 238

Decreto 1° giugno 2021 – MITE n. 239 - Adozione della Classificazione ai fini dell’uso agricolo relativamente all’Area Vasta Lo Uttaro – Primo Stralcio (21A04326) (GU n.168 del 16-07-2021).

Relazione 20 Dicembre 2018 – Rev. Arpac Approvata con il Decreto MITE 239

Direttiva Interministeriale 11 Maggio 2022 - Aggiornamento della composizione del Gruppo di lavoro di cui all’articolo 1, comma 2, della direttiva del 23 dicembre 2013, recante “Indicazioni per lo svolgimento delle indagini tecniche per la mappatura dei terreni della Regione Campania destinati all’agricoltura di cui all’articolo 1, comma 1, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136