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Sistemi Produttivi

ARPAC è coinvolta ed impegnata nelle attività di valutazione e controllo ambientale dei sistemi produttivi attraverso i settori delle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA), in riferimento alla normativa di attuazione della direttiva IPPC(D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.)e della prevenzione dei Rischi di Incidenti Rilevanti (RIR), in attuazione del D. Lgs. 105/2015 (recepimento italiano della nuova direttiva 2012/18/UE, c.d. Seveso III).

Alcuni sistemi produttivi di particolare rilievo e impatto, per dimensione e tipologia di attività svolta, rientrano nel campo di applicazione delle AIA, finalizzate ad un'efficace prevenzione dell'inquinamento ambientale Le AIA sono infatti autorizzazioni, rilasciate allo scopo di valutare e gestire in modo integrato tutte le fonti di pressione prodotte sull'ambiente, compresi i consumi di risorse naturali ed energetiche. Rappresentano un passaggio obbligato per gli impianti in cui sono svolte attività industriali che hanno significativi impatti sulle varie matrici ambientali (aria, acqua, suolo). La normativa che regola il rilascio, il riesame e il rinnovo dell'AIA è contenuta nel Decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i, che recepisce la normativa sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC) della comunità europea (Direttiva europea 96/61/CE, poi riscritta dalla Direttiva europea 2008/01/CE).

In base alla presenza di sostanze pericolose, inoltre, determinati stabilimenti produttivi sono soggetti all’applicazione del D.Lgs 105/2015 e s.m.i., finalizzato alla prevenzione ed al controllo del pericolo di Incidenti Rilevanti connessi alla presenza di tali sostanze pericolose. Leggi tutto

In base alle quantità di sostanze pericolose presenti, gli stabilimenti a Rischio di Incidenti Rilevanti si suddividono in "stabilimenti di soglia superiore" e "stabilimenti di soglia inferiore".

ARPAC è altresì coinvolta nell’ambito della procedura di registrazione EMAS (Eco Management and Audit Scheme), uno strumento volontario di autocontrollo, previsto da un regolamento comunitario (Regolamento CE 1221/2009), al quale possono aderire enti pubblici ed imprese private, per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni sulla propria gestione ambientale.

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