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Radioattività

RadioattivitàL'Agenzia ha competenze, su scala regionale, in materia di controllo sulle attività connesse all'uso pacifico dell'energia nucleare. Arpac dispone di un Laboratorio multizonale di riferimento per la radioattività ambientale, con sede presso il Dipartimento provinciale di Salerno, laboratorio che costituisce il nodo regionale della rete nazionale di controllo della radioattività ambientale. Tra le competenze dell'Agenzia, c'è la ricerca e l'individuazione di sorgenti radioattive prive di controllo e di contaminazioni radioattive su scala locale, l'intervento in caso di individuazione di sorgenti orfane, il controllo sullo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi, la verifica dei livelli di radioattività presenti nella varie matrici ambientali, il controllo radiometrico, su richiesta di enti pubblici o di privati, su materiali metallici di importazione e altri materiali sospetti. Leggi tutto

L'Agenzia, inoltre, svolge il controllo delle concentrazioni di attività di radon in ambienti chiusi e il monitoraggio ambientale su siti nucleari dismessi o in corso di dismissione.

 

Il Centro Regionale Radioattività (CRR), incardinato presso il Dipartimento di Salerno alle dirette dipendenze della Direzione Provinciale e con competenze sia laboratoristiche sia territoriali, costituisce l'Unità centrale della rete regionale di sorveglianza della radioattività che coordina le attività dei Punti Operativi Territoriali, garantendo la vigilanza, il controllo e le determinazioni analitiche in materia di radioattività.

L'Agenzia, attraverso il CRR esercita le seguenti principali competenze:

effettua la vigilanza per la salvaguardia e la tutela dell'ambiente da inquinamenti radioattivi (scarichi e rifiuti), nonché fornire il supporto alle AA.SS.LL. per le verifiche rivolte alla tutela della salute della popolazione e dei lavoratori;

effettua le attività di campionamento delle matrici ambientali nell'ambito delle reti di monitoraggio della radioattività ambientale (Rete regionale e nazionale e Rete locale nel territorio dell'impianto termonucleare del Garigliano);

compie le determinazioni analitiche previste dal Trattato EURATOM per il controllo delle matrici ambientali e alimentari comprensive della stima della dose alla popolazione;

partecipa agli organismi tecnici di supporto alle autorità competenti al rilascio dei nulla osta all'impiego di sorgenti di radiazioni, nonché fornisce il supporto tecnico per l'istruttoria per il rilascio dei pareri;

gestisce l'anagrafe regionale delle sorgenti di radiazioni ionizzanti per le strutture del settore sanitario, industriale e della ricerca;

fornisce il supporto all'ISPRA nelle attività di controllo nell'ambito della dismissione della centrale nucleare del Garigliano;

esegue i controlli radiometrici a supporto delle Autorità Portuali;

esegue i controlli dosimetrici per i lavoratori esposti alle radiazioni ionizzanti in strutture dell'Agenzia;

fornisce il supporto tecnico alle autorità competenti (Prefetture), nonché al Centro di elaborazione e valutazione dati (Cevad), struttura tecnica nazionale di riferimento nella gestione delle emergenze radiologiche previste dal Piano nazionale di emergenza, sia nella predisposizione sia nella gestione della pianificazione di emergenza per incidenti nucleari e radiologici;

fornisce il supporto tecnico-scientifico per l'individuazione delle attività lavorative presenti sul territorio regionale che sono potenziali fonti di elevate esposizioni a Norm;

fornisce il supporto alla Regione nell'individuazione delle zone a maggiore probabilità di elevate concentrazioni di radon.

 

L'Agenzia, inoltre, svolge il controllo delle concentrazioni di attività di Radon in ambienti chiusi e il monitoraggio ambientale su siti nucleari dismessi o in corso di dismissione e collabora nel monitoraggio connesso con le attività della "Terra dei Fuochi".

 

Di seguito una sintetica descrizione delle attività effettuate.

La Rete di Controllo RESORAD

 

La modalità di controllo della radioattività ambientale si esplica secondo una rete territoriale che si compone partendo dai punti di misura locali, fino a saturare interi contesti continentali ( è la Rete denominata RESORAD - Rete di Sorveglianza della Radioattività).

I singoli capisaldi nazionali costituiscono un insieme di nodi che fanno capo alle Agenzie Nazionali ( nel caso italiano ISPRA o, dal 2018, ISIN, Ispettorato Nazionale per la Sicurezza e la Radioprotezione) .

La rete sovranazionale, uno dei primi sistemi collaudati di allerta collettiva su base continentale, sono coordinati dai preposti uffici della Commissione Europea, in accordo con quanto previsto nel trattato Euratom (Link http://www.europarl.europa.eu/about-parliament/it/in-the-past/the-parliament-and-the-treaties/euratom-treaty). Il monitoraggio eseguito dagli elementi della rete, ha come suo principale obiettivo quello di attivare in modo veloce, qualora necessario, le pratiche di difesa da eventi non previsti ed incidenti, come quelli che potrebbero interessare una centrale nucleare o di altri apparati utilizzanti materiali radioattivi.

La creazione della rete europea nasce con la catastrofe del 1986 avvenuta a Chernobyl, dove un incendio di uno dei reattori nucleari del sito provocò la contaminazione dell'intero territorio europeo.

Successivamente, con il maremoto del 2011 in Giappone ed il danneggiamento di tutti i reattori del sito di Fukushima, si è collaudato il funzionamento della rete estesa e delle modalità di campionamento di matrici ambientali (suolo, aria, acqua,alimenti), al cospetto di eventi anche di rilevanza extracontinentale.

La Rete Nazionale Italiana di rilevamento della radioattività è composta da capisaldi cui fanno capo gli enti Territoriali delle Agenzie regionali, i punti di misura dei Vigili del Fuoco, la rete ISPRA e altri punti di prelievo sistematico appartenenti ad Enti di ricerca, e laboratori universitari.

La rete Nazionale è divisa in tre aree macroregionali di cui la area Macroregionale  Sud è quella cui afferisce la Campania. Le aree macroregionali sono oggetto di visite di verifica della Commissione Europea (Link https://ec.europa.eu/energy/sites/ener/files/documents/Translated%20Technical%20report%20IT.pdf)

Le matrici oggetto di monitoraggio da parte della rete di rilevamento e la periodicità delle misure sono regolamentate, nell'ambito dell'applicazione dell'articolo 36 del trattato Euratom, regolamentato con la Raccomandazione Europea Rac. CE n 473 del 8/6/2000, e sono rappresentate in Tabella A.

 

 

L'analisi degli Alimenti


 

L'analisi degli alimenti, che è utilizzata per monitorare la possibile contaminazione delle sostanze alimentari e da qui la DOSE assimilata dalla popolazione, costituisce una importante parte del lavoro di controllo sulla radioattività ambientale.

Le misure sugli alimenti sono di norma eseguite in laboratorio con apparati di spettrometria gamma ad alta risoluzione al Germanio ultrapuro (HPGE High Purity Germanium) e contemplano esami su tutte le matrici alimentari più diffuse, di origine animale e vegetale.

I campionamenti delle matrici alimentari sono di norma eseguiti dalle ASL su piani di monitoraggio sanitario elaborati dalla Regione.

 

L'analisi delle acque

 

La ricaduta di eventuali inquinanti radioattivi e la contaminazione può interessare anche le acque potabili, le acque di superficie e quelle di falda, per tale motivo sono previsti nei programmi di misura la analisi delle acque potabili, delle acque di superficie e di bacini sotterranei.

La analisi delle acque avviene per spettrometria gamma ad alta risoluzione e per spettrometria a scintillazione liquida, con lo scopo di rilevare la presenza nelle acque di radioisotopi artificiali o naturali in alte concentrazioni. Per le acque potabili si applica il Decreto n. 28/2016 che regolamenta i livelli della radioattività nelle acque oggetto di consumo umano.

I campionamenti di acque potabili sono effettuati dalle ASL su piani di monitoraggio sanitario elaborati dalla Regione. Il crr campiona autonomamente acque di bacini superficiali e sotterranei di concerto con le direttive EURATOM, per compiti di sorveglianza radiometrica sui bacini regionali.

La analisi sulle acque si effettuano con spettrometro a scintillazione liquida e con camera a ionizzazione.

 

L'analisi del particolato atmosferico

 

Questo tipo di analisi si effettua in prefissati punti territoriali, come quelli della rete di rilevamento regionale o, per particolari esigenze di studio, in nuovi punti di volta in volta stabiliti.

Si utilizzano di norma apparati di aspirazione a medio o alto volume (questi ultimi riescono ad aumentare notevolmente la sensibilità del campionamento) e si esaminano in laboratorio i filtri attraversati dai volumi di aria nota e la concentrazione dei radionuclidi naturali ed artificiali presenti nel particolato atmosferico.

Oltre che su filtro, le misure si effettuano su deposizione umida (campioni di pioggia che fa da concentratore di particolato atmosferico) e su deposizione secca di pulviscolo, che avviene per gravità e si deposita su definite superfici.

Questo tipo di misura è quella che in tempi brevi riesce a dare informazioni su di un potenziale evento incidentale e, componendosi con le informazioni meteo relative, riesce anche a definire la provenienza della potenziale contaminazione.

 

Il Radon

 

Il Radon (Rn), gas nobile solubile in acqua, in natura radioattivo, si genera dal decadimento alfa del Radio (Ra). Le principali fonti, in natura, sono i terreni e rocce di tipo vulcanico oltre che le acque li attraversano. Similmente risultano fonti di radon i materiali da costruzione composti da rocce vulcaniche. I rischi connessi alla salute, sono relativi ad esposizioni a Radon in ambiente confinato.

 

Per ulteriori approfondimenti si rinvia alle pubblicazioni, al riguardo, tra cui si segnalano quelle proposte nell'area dedicata del portate.

 

Radon in aria

 

Le analisi in laboratorio riguardano la lettura dei dosimetri Radon installati in ambienti abitati e di lavoro ai sensi del Dlgs n 241/2000 su proposta o richiesta delle ASL o su svolgimento di piani di misura. La durata della misura può andare da alcuni giorni ad un anno. Il Radon in aria può essere misurato anche con una apparecchiatura di lettura istantanea. Tale strumento è utile per avere rapidamente una valutazione dei valori di radon in ambiente chiuso.

 

L'analisi del Radon disciolto nelle acque potabili

 

Questa analisi prevista dal D.Lgs 28/2016 è effettuata con degassamento del campione di acqua e la misura della attività si effettua con misuratore a camera a ionizzazione o mediante elettreti passivi (metodo emanometrico con conteggio in continua o con elettreti passivi).

 

Le attività di monitoraggio nelle aree esterne alla Centrale Nucleare del Garigliano

 

Il CRR ha effettuato sino dagli anni '90 misure di radioattività ambientale sulle aree circostanti la centrale elettronucleare del Garigliano (Sessa Aurunca - CE), in maniera concertata con la Autorità Giudiziaria e con le ASL di competenza territoriale. Le misure riguardano matrici alimentari ed ambientali, provenienti dalle aree contigue al sito interessato dalla centrale elettronucleare.

 

Nel 2013 si è compiuta una approfondita indagine, unitamente ad Arpa Lazio e ad ISPRA, e sotto il coordinamento di ISPRA, riguardante l'area circostante la centrale con campionamento ed esame congiunto di matrici ambientali, prodotti agricoli, acqua di falda, sedimenti, acqua di mare e del fiume Garigliano, allo scopo di identificare possibili residui effetti della pregressa attività della centrale attualmente in dismissione controllata. Per la fase di controllo ambientale sono state effettuate analisi e prodotto un rapporto a cura di ISPRA

(Link:http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/indagine-sulla-radioattivita-ambientale-nelle-aree-circostanti-la-centrale-nucleare-del-garigliano)

Nel biennio 2015 - 2016 si è operata una campagna di misure su matrici ambientali e particolato atmosferico, in concomitanza con le operazioni di scarificazione del camino di emissione dei reflui della centrale (fase propedeutica alla demolizione dello stesso).

Nei successivi anni, si è completato il campionamento programmato annuale delle matrici ambientali dell'area circostante la centrale. Lo stesso programma è in fase di realizzazione per l'anno in corso.

Le analisi dei filtri provenienti da campionatori di aria ad alto volume sono effettuate con spettrometri gamma ad alta risoluzione al germanio iperpuro HPGE.

Il CRR ha attivato negli anni scorsi una campagna di misura per il controllo del particolato atmosferico nell'intorno della centrale elettronucleare di Sessa Aurunca, effettuando campionamenti ad alto volume di aria in più punti circostanti la centrale dismessa e misurando i filtri successivamente in laboratorio.

 

Attività di Controllo Esterno su Richiesta di altri Enti

 

Il CRR effettua attività di controllo esterno su siti potenzialmente sospetti ovvero oggetto di immissioni di rifiuti e di deposizioni negli anni passati.

Vengono anche esaminati su richiesta di Autorità portuali e Sanità Marittima merci in transito per le aree di scalo portuali ed aeroportuali in specie di provenienza extraeuropea. Per tali controlli sono previste misure sul campo ed eventuali campionamenti seguiti da misure in laboratorio.

Campagne di Misura su Aree Definite - Terra Dei Fuochi

 

Il CRR effettua campagne di misura su specifiche aree di indagine, in conseguenza di progetti  agenziali o di richiesta specifiche della Autorità Giudiziaria e degli Organi da essa delegati. Un esempio sono le indagini nella area denominata L'area denominata "Terra dei Fuochi" è oggetto di numerosi controlli su siti definiti e durante le operazioni di scavo in aree di deposito incontrollato di rifiuti.

La collaborazione con Enti ha riguardato le Procure di Napoli e Caserta, la DIA, i Carabinieri Forestali (già Corpo Forestale dello Stato), i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Guardia Costiera, con controlli su un'area vasta che si estende dalla pianura dei Regi Lagni di Nola sino ai confini del Lazio.

 

Attività di Consulenza Presso Enti per la Detenzione ed Uso di Sorgenti Ionizzanti

 

Il CRR effettua consulenze presso le commissioni provinciali per l'uso delle sorgenti ionizzanti di categoria B ai sensi del Decreto Legislativo 230/95.

 

Registro delle Sorgenti Radiogene in Regione Campania

 

Il CRR riceve le comunicazioni delle pratiche inerenti la materia del decreto legislativo 230/95. Rilascia i pareri di competenza.

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Il Centro Regionale Radioattività (CRR), incardinato presso il Dipartimento di Salerno alle dirette dipendenze della Direzione Provinciale e con competenze sia laboratoristiche sia territoriali, costituisce l'Unità centrale della rete regionale di sorveglianza della radioattività che coordina le attività dei Punti Operativi Territoriali, garantendo la vigilanza, il controllo e le determinazioni analitiche in materia di radioattività.

L'Agenzia, attraverso il CRR esercita le seguenti principali competenze:

effettua la vigilanza per la salvaguardia e la tutela dell'ambiente da inquinamenti radioattivi (scarichi e rifiuti), nonché fornire il supporto alle AA.SS.LL. per le verifiche rivolte alla tutela della salute della popolazione e dei lavoratori;

effettua le attività di campionamento delle matrici ambientali nell'ambito delle reti di monitoraggio della radioattività ambientale (Rete regionale e nazionale e Rete locale nel territorio dell'impianto termonucleare del Garigliano);

compie le determinazioni analitiche previste dal Trattato EURATOM per il controllo delle matrici ambientali e alimentari comprensive della stima della dose alla popolazione;

partecipa agli organismi tecnici di supporto alle autorità competenti al rilascio dei nulla osta all'impiego di sorgenti di radiazioni, nonché fornisce il supporto tecnico per l'istruttoria per il rilascio dei pareri;

gestisce l'anagrafe regionale delle sorgenti di radiazioni ionizzanti per le strutture del settore sanitario, industriale e della ricerca;

fornisce il supporto all'ISPRA nelle attività di controllo nell'ambito della dismissione della centrale nucleare del Garigliano;

esegue i controlli radiometrici a supporto delle Autorità Portuali;

esegue i controlli dosimetrici per i lavoratori esposti alle radiazioni ionizzanti in strutture dell'Agenzia;

fornisce il supporto tecnico alle autorità competenti (Prefetture), nonché al Centro di elaborazione e valutazione dati (Cevad), struttura tecnica nazionale di riferimento nella gestione delle emergenze radiologiche previste dal Piano nazionale di emergenza, sia nella predisposizione sia nella gestione della pianificazione di emergenza per incidenti nucleari e radiologici;

fornisce il supporto tecnico-scientifico per l'individuazione delle attività lavorative presenti sul territorio regionale che sono potenziali fonti di elevate esposizioni a Norm;

fornisce il supporto alla Regione nell'individuazione delle zone a maggiore probabilità di elevate concentrazioni di radon.

L'Agenzia, inoltre, svolge il controllo delle concentrazioni di attività di Radon in ambienti chiusi e il monitoraggio ambientale su siti nucleari dismessi o in corso di dismissione e collabora nel monitoraggio connesso con le attività della "Terra dei Fuochi".

Di seguito una sintetica descrizione delle attività effettuate.

La Rete di Controllo RESORAD

Rete di controllo Resoard

La modalità di controllo della radioattività ambientale si esplica secondo una rete territoriale che si compone partendo dai punti di misura locali, fino a saturare interi contesti continentali ( è la Rete denominata RESORAD - Rete di Sorveglianza della Radioattività).

I singoli capisaldi nazionali costituiscono un insieme di nodi che fanno capo alle Agenzie Nazionali ( nel caso italiano ISPRA o, dal 2018, ISIN, Ispettorato Nazionale per la Sicurezza e la Radioprotezione) .

La rete sovranazionale, uno dei primi sistemi collaudati di allerta collettiva su base continentale, sono coordinati dai preposti uffici della Commissione Europea, in accordo con quanto previsto nel trattato Euratom (Link http://www.europarl.europa.eu/about-parliament/it/in-the-past/the-parliament-and-the-treaties/euratom-treaty). Il monitoraggio eseguito dagli elementi della rete, ha come suo principale obiettivo quello di attivare in modo veloce, qualora necessario, le pratiche di difesa da eventi non previsti ed incidenti, come quelli che potrebbero interessare una centrale nucleare o di altri apparati utilizzanti materiali radioattivi.

La creazione della rete europea nasce con la catastrofe del 1986 avvenuta a Chernobyl, dove un incendio di uno dei reattori nucleari del sito provocò la contaminazione dell'intero territorio europeo.

Successivamente, con il maremoto del 2011 in Giappone ed il danneggiamento di tutti i reattori del sito di Fukushima, si è collaudato il funzionamento della rete estesa e delle modalità di campionamento di matrici ambientali (suolo, aria, acqua,alimenti), al cospetto di eventi anche di rilevanza extracontinentale.

La Rete Nazionale Italiana di rilevamento della radioattività è composta da capisaldi cui fanno capo gli enti Territoriali delle Agenzie regionali, i punti di misura dei Vigili del Fuoco, la rete ISPRA e altri punti di prelievo sistematico appartenenti ad Enti di ricerca, e laboratori universitari.

La rete Nazionale è divisa in tre aree macroregionali di cui la area Macroregionale  Sud è quella cui afferisce la Campania. Le aree macroregionali sono oggetto di visite di verifica della Commissione Europea (Link https://ec.europa.eu/energy/sites/ener/files/documents/Translated%20Technical%20report%20IT.pdf)

Le matrici oggetto di monitoraggio da parte della rete di rilevamento e la periodicità delle misure sono regolamentate, nell'ambito dell'applicazione dell'articolo 36 del trattato Euratom, regolamentato con la Raccomandazione Europea Rac. CE n 473 del 8/6/2000, e sono rappresentate in Tabella A.

 

Tab. A:Schema del programma di campionamento della rete  di rilevamento RESORAD

Matrice

Frequenza di prelievo

Frequenza di misurazione

Particolato atmosferico

Quotidiana

Mensile

Deposizioni

Mensile

Mensile

Ambiente acquatico

Semestrale

Semestrale

Acqua potabile

Semestrale

Semestrale

Latte

Settimanale

Mensile

Carni

Mensile

Trimestrale

Cereali e Derivati

Stagionale

Stagionale

Pasto completo=dieta mista

Trimestrale

Trimestrale

Ortaggi

Stagionale

Stagionale

Frutta

Stagionale

Stagionale

 

 

L'analisi degli Alimenti

L'analisi degli alimenti, che è utilizzata per monitorare la possibile contaminazione delle sostanze alimentari e da qui la DOSE assimilata dalla popolazione, costituisce una importante parte del lavoro di controllo sulla radioattività ambientale.

Le misure sugli alimenti sono di norma eseguite in laboratorio con apparati di spettrometria gamma ad alta risoluzione al Germanio ultrapuro (HPGE High Purity Germanium) e contemplano esami su tutte le matrici alimentari più diffuse, di origine animale e vegetale.

I campionamenti delle matrici alimentari sono di norma eseguiti dalle ASL su piani di monitoraggio sanitario elaborati dalla Regione.

L'analisi delle acque

La ricaduta di eventuali inquinanti radioattivi e la contaminazione può interessare anche le acque potabili, le acque di superficie e quelle di falda, per tale motivo sono previsti nei programmi di misura la analisi delle acque potabili, delle acque di superficie e di bacini sotterranei.

La analisi delle acque avviene per spettrometria gamma ad alta risoluzione e per spettrometria a scintillazione liquida, con lo scopo di rilevare la presenza nelle acque di radioisotopi artificiali o naturali in alte concentrazioni. Per le acque potabili si applica il Decreto n. 28/2016 che regolamenta i livelli della radioattività nelle acque oggetto di consumo umano.

I campionamenti di acque potabili sono effettuati dalle ASL su piani di monitoraggio sanitario elaborati dalla Regione. Il crr campiona autonomamente acque di bacini superficiali e sotterranei di concerto con le direttive EURATOM, per compiti di sorveglianza radiometrica sui bacini regionali.

La analisi sulle acque si effettuano con spettrometro a scintillazione liquida e con camera a ionizzazione.

L'analisi del particolato atmosferico

Questo tipo di analisi si effettua in prefissati punti territoriali, come quelli della rete di rilevamento regionale o, per particolari esigenze di studio, in nuovi punti di volta in volta stabiliti.

Si utilizzano di norma apparati di aspirazione a medio o alto volume (questi ultimi riescono ad aumentare notevolmente la sensibilità del campionamento) e si esaminano in laboratorio i filtri attraversati dai volumi di aria nota e la concentrazione dei radionuclidi naturali ed artificiali presenti nel particolato atmosferico.

Oltre che su filtro, le misure si effettuano su deposizione umida (campioni di pioggia che fa da concentratore di particolato atmosferico) e su deposizione secca di pulviscolo, che avviene per gravità e si deposita su definite superfici.

Questo tipo di misura è quella che in tempi brevi riesce a dare informazioni su di un potenziale evento incidentale e, componendosi con le informazioni meteo relative, riesce anche a definire la provenienza della potenziale contaminazione.

Il Radon

Il Radon (Rn), gas nobile solubile in acqua, in natura radioattivo, si genera dal decadimento alfa del Radio (Ra). Le principali fonti, in natura, sono i terreni e rocce di tipo vulcanico oltre che le acque li attraversano. Similmente risultano fonti di radon i materiali da costruzione composti da rocce vulcaniche. I rischi connessi alla salute, sono relativi ad esposizioni a Radon in ambiente confinato.

Per ulteriori approfondimenti si rinvia alle pubblicazioni, al riguardo, tra cui si segnalano quelle proposte nell'area dedicata del portate.

Radon in aria

Le analisi in laboratorio riguardano la lettura dei dosimetri Radon installati in ambienti abitati e di lavoro ai sensi del Dlgs n 241/2000 su proposta o richiesta delle ASL o su svolgimento di piani di misura. La durata della misura può andare da alcuni giorni ad un anno. Il Radon in aria può essere misurato anche con una apparecchiatura di lettura istantanea. Tale strumento è utile per avere rapidamente una valutazione dei valori di radon in ambiente chiuso.

L'analisi del Radon disciolto nelle acque potabili

Questa analisi prevista dal D.Lgs 28/2016 è effettuata con degassamento del campione di acqua e la misura della attività si effettua con misuratore a camera a ionizzazione o mediante elettreti passivi (metodo emanometrico con conteggio in continua o con elettreti passivi).

Le attività di monitoraggio nelle aree esterne alla Centrale Nucleare del Garigliano

Il CRR ha effettuato sino dagli anni '90 misure di radioattività ambientale sulle aree circostanti la centrale elettronucleare del Garigliano (Sessa Aurunca - CE), in maniera concertata con la Autorità Giudiziaria e con le ASL di competenza territoriale. Le misure riguardano matrici alimentari ed ambientali, provenienti dalle aree contigue al sito interessato dalla centrale elettronucleare.

Nel 2013 si è compiuta una approfondita indagine, unitamente ad Arpa Lazio e ad ISPRA, e sotto il coordinamento di ISPRA, riguardante l'area circostante la centrale con campionamento ed esame congiunto di matrici ambientali, prodotti agricoli, acqua di falda, sedimenti, acqua di mare e del fiume Garigliano, allo scopo di identificare possibili residui effetti della pregressa attività della centrale attualmente in dismissione controllata. Per la fase di controllo ambientale sono state effettuate analisi e prodotto un rapporto a cura di ISPRA

(Link:http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/indagine-sulla-radioattivita-ambientale-nelle-aree-circostanti-la-centrale-nucleare-del-garigliano)

Nel biennio 2015 - 2016 si è operata una campagna di misure su matrici ambientali e particolato atmosferico, in concomitanza con le operazioni di scarificazione del camino di emissione dei reflui della centrale (fase propedeutica alla demolizione dello stesso).

Nei successivi anni, si è completato il campionamento programmato annuale delle matrici ambientali dell'area circostante la centrale. Lo stesso programma è in fase di realizzazione per l'anno in corso.

Le analisi dei filtri provenienti da campionatori di aria ad alto volume sono effettuate con spettrometri gamma ad alta risoluzione al germanio iperpuro HPGE.

Il CRR ha attivato negli anni scorsi una campagna di misura per il controllo del particolato atmosferico nell'intorno della centrale elettronucleare di Sessa Aurunca, effettuando campionamenti ad alto volume di aria in più punti circostanti la centrale dismessa e misurando i filtri successivamente in laboratorio.

Attività di Controllo Esterno su Richiesta di altri Enti

Il CRR effettua attività di controllo esterno su siti potenzialmente sospetti ovvero oggetto di immissioni di rifiuti e di deposizioni negli anni passati.

Vengono anche esaminati su richiesta di Autorità portuali e Sanità Marittima merci in transito per le aree di scalo portuali ed aeroportuali in specie di provenienza extraeuropea. Per tali controlli sono previste misure sul campo ed eventuali campionamenti seguiti da misure in laboratorio.

Campagne di Misura su Aree Definite - Terra Dei Fuochi

Il CRR effettua campagne di misura su specifiche aree di indagine, in conseguenza di progetti  agenziali o di richiesta specifiche della Autorità Giudiziaria e degli Organi da essa delegati. Un esempio sono le indagini nella area denominata L'area denominata "Terra dei Fuochi" è oggetto di numerosi controlli su siti definiti e durante le operazioni di scavo in aree di deposito incontrollato di rifiuti.

La collaborazione con Enti ha riguardato le Procure di Napoli e Caserta, la DIA, i Carabinieri Forestali (già Corpo Forestale dello Stato), i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Guardia Costiera, con controlli su un'area vasta che si estende dalla pianura dei Regi Lagni di Nola sino ai confini del Lazio.

Attività di Consulenza Presso Enti per la Detenzione ed Uso di Sorgenti Ionizzanti

Il CRR effettua consulenze presso le commissioni provinciali per l'uso delle sorgenti ionizzanti di categoria B ai sensi del Decreto Legislativo 230/95.

Registro delle Sorgenti Radiogene in Regione Campania

Il CRR riceve le comunicazioni delle pratiche inerenti la materia del decreto legislativo 230/95. Rilascia i pareri di competenza.

Trattato EURATOM di istituzione della Comunità Europea dell'Energia Atomica–Roma il 25 marzo 1957 - Versione Consolidata al 2012

000/473/Euratom: "Raccomandazione della Commissione, dell'8 giugno 2000, sull'applicazione dell'articolo 36 del trattato Euratom riguardante il controllo del grado di radioattività ambientale allo scopo di determinare l'esposizione dell'insieme della popolazione"

Direttiva 2013/59/Euratomdel Consiglio, del 5 dicembre 2013, "che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom".

LEGGE 31 dicembre 1962, n. 1860 smi – "Impiego pacifico dell'energia nucleare".

Decreto Legislativo del Governo 17 marzo 1995 n° 230 smi "Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 92/3/Euratom e  96/29/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti".

Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 187 smi– "Attuazione della direttiva 97/43/EURATOM in materia di protezione sanitaria delle persone contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti connesse ad esposizioni mediche".

Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 241 smi "Attuazione della direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti".

Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n. 31– Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano - G.U. n. 41/L del 3 marzo 2001.

Decreto Legislativo 9 maggio 2001, n. 257– Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 26 maggio 2000, n° 241, recante attuazione della direttiva 96/29/Euratom in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti - G.U. n. 153 del 4 luglio 2001.

Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 45– Attuazione della direttiva 2011/70/EURATOM, che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi – Istituzione dell''Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN).

Decreto Legislativo 15 febbraio 2016 n. 28 smi– "Attuazione della direttiva 2013/51/Euratom del Consiglio del 22 ottobre 2013, requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano.

Decreto del Ministero della Salute 2 agosto 2017– Indicazioni operative a carattere tecnico-scientifico, ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo 15 febbraio 2016, n.28. - G.U. n. 212 del 11 settembre 2017.

Linee Guida Regione Campania 16/05/2003– Linee Guida inerenti le modalità provvisorie per il rilascio del nulla osta di categoria "B" di sorgenti di radiazioni ionizzanti, per le attività comportanti esposizione a scopo medico.

Linee Guida Coordinamento delle Regioni e delle Provincie Autonome di Trento e Bolzano 2003 Linee Guide per le misure di concentrazione di radon in aria nei luoghi di lavoro sotterrane.

APAT - RTI CTN_AGF 4/2004 Linee Guida per le Misure di Radon in Ambienti Residenziali.

ARPA Puglia 2017.0065673 Guida Tecnica per le misure di concentrazione media annua di Radon in aria in luoghi di lavoro, abitazioni, scuole e luoghi aperti al pubblico.