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Ostreopsis ovata

La Regione Campania, in applicazione del Piano Regionale Integrato, nel rispetto dei criteri sanciti dal d.lgs. n.116 del 30 maggio 2008 (decreto attuativo D.M. 30 marzo 2010) e delle linee guida dell’ISS (rapporti ISTISAN 14/19), ha approvato il piano di monitoraggio annuale sulla gestione del rischio associato alle fioriture di Ostreopsis cf ovata lungo il litorale costiero campano trasmesso con nota n. 35840 del 11/06/2021.
Tale piano, portato all'attenzione del Nucleo di Coordinamento del C.Ri.S.Sa.P. (Centro di Riferimento Regionale per la sicurezza Sanitaria del pescato) è stato rimodulato nel 2017 con nota prot. 499997 del 20/07/2017 della Direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale, U.O.D. Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria, nell'ottica di una razionalizzazione dei costi/benefici, ma, conservando le capacità di mettere in atto tutte le misure restrittive di tutela della salute pubblica previste dal Piano stesso.

 Per queste informazioni sono disponibili dati in formato aperto.

Di seguito sono consultabili i dati aggiornati al 2018. In dettaglio sono mostrate le risultanze del monitoraggio sulle acque di balneazione e le concentrazioni della microalga potenzialmente tossica sia in acqua che sul substarto macroalgale a seguito del monitoraggio di indagine svolto nelle stazioni in cui sono state rilevate fioriture di Ostreopsis cf. ovata.

Monitoraggio Ostreopsis nelle acque di balneazione

Monitoraggio d'indagine 2018

Dal punto di vista sanitario, il monitoraggio degli organismi algali è contemplato nella Direttiva 2006/7 del Parlamento europeo del 15/02/2006, che all'art. 9 comma 1, indica che qualora il profilo delle acque di balneazione mostri una tendenza alla proliferazione di macroalghe e/o fitoplancton marino, devono essere svolte indagini per determinare il grado di accettabilità e i rischi per la salute, adottando misure di gestione adeguate che includono l'informazione al pubblico. Più in generale nell'art. 7 è fatto obbligo agli Stati membri di provvedere all'adozione di misure di gestione tempestive e adeguate qualora vi sia evidenza di situazioni inaspettate che hanno o potrebbero verosimilmente avere un impatto negativo sulla qualità delle acque di balneazione o sulla salute dei bagnanti. Tale Direttiva è stata recepita con Decreto Legislativo n. 94 dell'11/07/2007, che all'art. 1 comma 2 include l'attività sul controllo algale sulla base del dPR 470/82 e con Decreto Legislativo 30 maggio 2008, n. 116, art. 12.

Da un punto di vista ambientale, l'Allegato 1 del D.Lgs.152/2006 come modificato dal Decreto 14/04/2009, n.56, prevede acquisizione di dati relativi al fitoplancton quale elemento di qualità biologica utile alla definizione dello stato ecologico delle acque costiere.