Monitoraggio inquinanti atmosferici a Napoli dopo incendi del fine settimana: aggiornamenti
Data Pubblicazione: 30-giu-2025
(comunicato stampa mar 1 lug 2025 13:50)
Proseguono gli accertamenti dell’Arpa Campania per valutare le possibili ricadute ambientali degli incendi verificatisi a Napoli lo scorso fine settimana, con specifico approfondimento per l’area del Centro direzionale contigua al sito dell’incendio divampato sabato scorso nell’area di via Gianturco. Si rimanda al sito arpacampania.it per un quadro completo dell’intervento effettuato finora dall’Agenzia.
Il monitoraggio della qualità dell’aria svolto con le stazioni fisse della rete regionale non ha fatto registrare nella città di Napoli, fra la giornata di ieri e la prima mattinata di oggi, superamenti dei limiti di legge relativi ai diversi inquinanti monitorati. Allo stesso modo, il laboratorio mobile che Arpac ha installato nei pressi del Centro direzionale non ha finora rilevato superamenti dei limiti di legge in relazione agli inquinanti monitorati. D’altra parte le concentrazioni orarie rilevate dal laboratorio mobile non evidenziano andamenti chiaramente riconducibili all’incendio.
È ancora in corso il monitoraggio di diossine, furani e policlorobifenili aerodispersi, svolto con un campionatore ad alto flusso posizionato nei pressi del Centro direzionale, i cui risultati analitici verranno resi noti non appena disponibili, a integrazione dei risultati del monitoraggio della qualità dell’aria oggetto dei primi aggiornamenti.
Per gli aggiornamenti sugli accertamenti in corso si rimanda al sito arpacampania.it.
(comunicato stampa lun 30 giu 2025 13:15)
Nel corso del fine settimana, nell’ambito dei molteplici interventi coordinati dalla Prefettura di Napoli, Arpa Campania è stata più volte attivata per monitorare le ricadute ambientali dei numerosi incendi verificatisi sul territorio della Città metropolitana. Eventi con possibili ripercussioni ambientali sono stati segnalati, tra l’altro, a Napoli nell’area mercatale di via Gianturco, antistante il Centro direzionale di Napoli, oltre che nell’area degli Astroni e nell’area antistante il carcere di Secondigliano, e in vari comuni della provincia tra cui Caivano, Quarto, Giugliano e Tufino. nell’ex area di cava estrattiva di tufo nei pressi del cimitero.
Dopo la prima fase di attivazione, in coordinamento operativo con i Vigili del fuoco, l’impegno dell’Agenzia è particolarmente focalizzato in queste ore sulla valutazione delle ricadute ambientali dell’incendio nell’area di Via Gianturco, in prossimità del Centro direzionale, dove Arpac ha attivato un campionatore ad alto flusso per il monitoraggio di diossine, furani e policlorobifenili diossina-simili dispersi in aria, i cui risultati saranno disponibili compatibilmente con i tempi tecnici di processamento in laboratorio.
Il monitoraggio della qualità dell’aria attraverso le stazioni fisse collocate nella città di Napoli ha evidenziato sabato e domenica scorsi un quadro sostanzialmente conforme ai limiti di legge, a cui ha probabilmente contribuito la moderata ventilazione, che ha favorito la dispersione degli inquinanti emessi. In tutte le stazioni della rete di rilevamento della città di Napoli, le concentrazioni dei diversi inquinanti monitorati non hanno evidenziato andamenti chiaramente riconducibili agli incendi.
In particolare, il sabato 28 giugno le concentrazioni medie giornaliere del PM10 nelle stazioni della città di Napoli sono risultate comprese fra 20 μg/m3 (microgrammi per metro cubo) e 51 μg/m3, mentre il giorno 29 sono risultate comprese fra 10 μg/m3 e 36 μg/m3. Analoga diminuzione ha interessato le medie giornaliere di concentrazione del particolato PM2.5 (che da valori compresi fra 8 μg/m3 e 22 μg/m3 nella giornata di sabato 28 è passato a valori compresi fra 5 μg/m3 e 17 μg/m3 nella giornata di domenica 29). Sotto i limiti di legge applicabili sono risultati tutti gli altri inquinanti finora monitorati (fra cui benzene, toluene, xilene, monossido di carbonio, ozono, ossidi di azoto, biossido di zolfo).
Per ottenere un quadro ancora più specifico della qualità dell’aria nel territorio interessato dall’evento, l’Agenzia ha installato nell’area del Centro direzionale di Napoli un laboratorio mobile in grado di misurare le concentrazioni orarie di una serie di inquinanti, tra cui particolato PM10 e PM2.5, monossido di carbonio, biossido di azoto, benzene, toluene, xilene.
Gli aggiornamenti sugli accertamenti effettuati dall’Agenzia verranno diffusi non appena disponibili, in particolare sul sito arpacampania.it.