Back Bandiere Blu in Campania, il ruolo dell’Agenzia ambientale

Data Pubblicazione: 17-mag-2024

«L’assegnazione delle Bandiere Blu a venti comuni della Campania, con il nuovo ingresso di una porzione di litorale domizio, nel comune di Cellole», commenta il direttore generale Arpac Stefano Sorvino, «è un risultato che viene accolto giustamente con soddisfazione dal territorio regionale, che sta mettendo in campo un impegno corale per migliorare le prestazioni ambientali e rendere più sostenibile il turismo balneare. Alcuni dei parametri che concorrono ad assegnare il prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education – sottolinea il direttore dell’Arpa Campania – sono asseverati proprio dall’agenzia regionale per l’ambiente, a partire da un requisito indispensabile, la qualità eccellente delle acque di balneazione».

Per questo parametro, la Fee si avvale infatti dei dati certificati forniti dagli organismi regionali che svolgono il monitoraggio, secondo un calendario che prevede almeno un campionamento al mese nel corso di ogni stagione balneare, per ciascuno dei tratti di costa destinati alla balneazione. In totale, ogni anno l’Arpa Campania garantisce circa 2.500 prelievi e più di 5.000 determinazioni analitiche, per i parametri microbiologici che determinano la balneabilità. Ma gli indicatori utilizzati per l’assegnazione delle Bandiere Blu, com’è noto, non riguardano solo la qualità delle acque di balneazione. I Comuni fanno ricorso ai dati delle agenzie ambientali anche in altri degli ambiti presi in esame per conferire il riconoscimento Fee (modalità di gestione delle acque reflue e dei rifiuti).

«Le acque di balneazione», osserva il dg Arpac, «rappresentano un esempio significativo di matrice ambientale di cui abbiamo, anno dopo anno, registrato il miglioramento qualitativo nella storia recente della nostra regione. Ancora nel 2013, le acque di qualità scarsa rappresentavano il 10% del litorale regionale monitorato, adesso da anni sono stabili al 3%, mentre le acque di qualità eccellente hanno compiuto quest’anno un ulteriore passo avanti attestandosi sul 90%. È indubbiamente il frutto del lavoro di una pluralità di soggetti, a cui va dato merito, ma non occorre abbassare la guardia rispetto a criticità che continuano a verificarsi, anche episodiche, che riguardano per lo più singoli tratti di costa».